Un’azienda agricola dalle origini antiche che racconta la storia delle valli Arda e Chiavenna
L’azienda vitivinicola Pusterla ha origini antiche. Il nucleo storico dei fabbricati risulta infatti da successive stratificazioni avvenute nel corso dei secoli. Qui sono sistemati sia i locali destinati all’accoglienza dei visitatori che la cantina interrata destinata all’invecchiamento dei vini rossi.
La storia di Pusterla ci porta fino all’epoca tardo-romana
Dal sottosuolo sono inoltre emersi resti di edifici tardo-romani. Ed è su una villa rustica romana del III secolo d. C. che fu eretto un fortilizio, controllato attorno all’anno X dalla famiglia Obertenga da cui discesero i marchesi Pallavicino.
Questo fortilizio si ergeva sul lato della valle verso il mare che partendo dalla pianura fra Chiavenna e il Taro (limiti dello stato antico dei Pallavicino), seguendo il corso del torrente Chiavenna, si collegava all’antica direttrice di transito transappenninico fra Velleja e Luni. Detto fortilizio in caso di pericolo costituiva un rifugio per i monaci benedettini che costruirono la chiesa di Vigolo Marchese e l’annesso convento.
La storia più recente si ritrova nelle aggraziate costruzioni del 1400
In seguito la proprietà passò ai Pusterla che attorno al 1400 fecero erigere la caratteristica torre con caditoie che ancor oggi svetta al centro della corte fortificata circondata dai vigneti della proprietà.
Pietro Pusterla sistemò la cappella del castello dedicata a San Giovanni. Per matrimonio nel XVIII secolo la proprietà fondiaria passò ai Boselli-Bonini i cui discendenti vendettero appena dopo la fine dell’ultima guerra alla famiglia Freschi che è ancor oggi proprietaria dell’azienda Pusterla insieme alla famiglia Gandolfi.